In casa Juve c’è da fare attenzione anche al FPF. La UEFA, intanto, ha aperto un’indagine per approfondire.
Il caso in casa bianconera non finisce, anzi, è proprio agli inizi delle indagini. Questa situazione caotica potrebbe durare diverso tempo, anche per via della lentezza giurisdizionale nostrana. Ma gli attacchi alla società e una maggiore richiesta di controlli arrivano anche da Nyon, dove le accuse versano su un’altro tipo di regolamentazione raggirata.
Si tratta del Fair Play Finanziario, non proprio molto amato da parte delle società di calcio. La UEFA è molto rigida in merito a questa legge, che serve per permettere una migliore gestione nei conti dei club. Sotto l’occhio del ciclone ci sono tutti i club che fanno parte della federazione e in particolare quelli italiani, famosi per i tanti debiti che hanno accumulato nel tempo.
I bilanci in casa Juventus
Quello che il Cda dei bianconeri ha provato a fare in questi ultimi tempi, è stato cercare di far quadrare i bilanci, ma in maniera erronea. In effetti, sono state contestate alla società delle plusvalenze non del tutto trasparenti, ma anche un altro filone d’indagine sta prendendo di mira il club dell’ormai ex presidente Andrea Agnelli.
Ora, anche la UEFA ci mette del suo, provocando maggior timore da parte di tutto l’ambiente bianconero. A dare notizia di ciò che sta avvenendo a Nyon, è stata una nota ufficiale diramata oggi, 1 dicembre. Nel testo si fa chiaro riferimento al FPF e alle licenze per club, cosa che ancora non si era verificata in precedenza. A dare linfa a questi controlli sono state proprio le indagini avvenute in Italia.
Il rischio per la Juventus
A gestire la situazione relativa al controllo di determinati conti nell’UEFA è la Camera del CFCB. Si tratta dell’Organo di Controllo Finanziario di tutti i Club che fanno parte della federazione. Il focus avverrà a livello di violazioni finanziarie, avvenute negli anni che vanno dal 2018 al 2022.
In questo lasso di tempo, la Juventus aveva stipulato “un accordo transattivo con la Prima Sezione CFCB”. Quello che si andrà a valutare sarà la presunta differenza della situazione finanziaria del club, in confronto con quella stipulata nell’accordo.
Nel caso in cui vi siano dei conti non idonei, allora la UEFA avrà il diritto di poter “rescindere tale accordo”. Inoltre, può anche intervenire per “imporre delle misure disciplinari, che siano conformi con le Regolamentazioni applicabili”.