Marotta, la proposta che spiazza i tifosi: “Calciatori come attori”

L’ad dell’Inter, Beppe Marotta, ha detto la sua opinione riguardo il costo degli stipendi nel mondo del calcio.

Siamo giunti ad un punto di svolta sugli ingaggi dei calciatori? Che il mondo del calcio spenda troppi soldi, questo è assodato ed evidente. Con la pandemia da Coronavirus, e la conseguente chiusura degli stadi, è stato terribile vedere come molte società siano state messe in ginocchio dalla crisi. Ciò è accaduto in Italia, come in tutto il mondo. All’interno dei club, nel mondo calcistico, sono in tanti a cercare di trovare soluzioni per questa tipologia di problema. Un problema sostanzialmente economico e universale.

Beppe Marotta
Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter e consigliere della Lega Nazionale Professionisti Serie A (Ansa foto)

Giuseppe Marotta, ha avanzato la propria ipotesi. L’amministratore delegato dell’Inter ha spiegato che: “Nel momento in cui, dal punto di vista legislativo, il calciatore non fosse più inquadrato come un lavoratore subordinato, ma alla stregua di una star o un attore, allora avremmo un ridimensionamento dei costi“.

Marotta:” Il costo del lavoro supera nettamente il 65%…”

Per una società, oggigiorno, è diventato difficile – se non impossibile – pagare lo stipendio ai calciatori. È fiscalmente eccessivamente oneroso per un club: quindi bisogna trovare una chiave di volta per risolvere quello che, ora più che mai, è diventato un problema insanabile. Marotta ha proseguito, a margine di un evento Italpress: “Per il mondo del calcio il costo del lavoro sta superando nettamente il 65%, che in un’azienda di acque minerale, ad esempio, significherebbe andare incontro al default. Questa soluzione sarebbe uno strumento immediato per eliminare gran parte dei problemi del mondo del calcio”. Difficile affermare quale futuro possa avere una simile proposta, ma intanto l’amministratore delegato nerazzurro ha detto la sua: “Quindi c’è da discutere sull’inquadramento dei calciatori. Sono dei lavoratori subordinati e questo significa andare incontro a dei costi incredibili, che bisogna ridurre“.

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