Quanto è successo è, oltre che davvero molto grave, anche assurdo: il presidente è stato ovviamente squalificato.
Nel mondo del calcio dare il buon esempio vale molto di più di portare a casa il risultato. A quanto pare questa “massima” non è stata colta dal presidente di una compagine africana che ha clamorosamente consigliato alla tifoseria di picchiare l’arbitro.
La gravità di quanto successo provocherà conseguenze inevitabili per lui: sarà sicuramente sospeso dal suo servizio. Ma andiamo con ordine: ecco quanto è accaduto.
Il presidente incita i tifosi: sospeso per due anni
Cosa sarà mai successo per provocare un gesto tanto estremo da parte del presidente? Nulla che non accada, all’incirca, ad ogni squadra che giochi a calcio: ha perso una partita. Il presidente non ci ha visto più ed ha incitato i tifosi a picchiare gli arbitri.
L’amministratore delegato della squadra africana, Kazadi Numbi, ha incoraggiato i suoi tifosi a scagliarsi contro i direttori di gara dopo la sconfitta per 3-0 contro l’Ecofoot Katumbi: “Colpite gli arbitri. Ho i soldi, pagherò le multe“.
Dopo aver perso una partita, ha quindi incitato i tifosi, avendo però la premura di rassicurarli dicendogli di non preoccuparsi per le multe. Ad ogni azione violenta corrisponde una sanzione ed è per questo che il presidente del Kasombo è stato sanzionato per gli incidenti avvenuti allo stadio Mazmebe. Kazadi è stato squalificato per un periodo di due anni, con una multa di 1.500 dollari. Oltre alla sanzione gli è stato anche vietato l’accesso a qualsiasi impianto sportivo.
Incita i tifosi: presidente sospeso per due anni
Non è stato solo il presidente ad aver subito la multa: è andato incontro al suo stesso destino anche il sottosegretario del club, Musasa: è stato sospeso per un anno. Oltre alle sanzioni personali anche il club ha ricevuto altri provvedimenti disciplinari: il Football Club Kasombo dovrà pagare i danni causati allo stadio e una multa di 20.000 dollari oltre alla partita persa. La brutta frase che incitava alla violenza si è rivelata molto costosa per il presidente Kazadi Numbi.
L’assurda e tremenda vicenda ha suscitato scalpore in Congo e in tutto il continente. Questa non è la prima volta che si verificano situazioni di questo genere, e purtroppo non sarà nemmeno l’ultima. Non si tratta solo dell’Africa: nei campi delle categorie minori italiani si verificano episodi simili molto spesso. Per quanto lo sport dovrebbe essere veicolo di valori sempre, purtroppo molto spesso non è così.