Fratello Kean: “Non sapete un c***o di calcio e aprite la bocca” – FOTO

Entro, Espulsione, Spacco, Ciao: il rosso estratto a Moise Kean 40” dopo il suo ingresso in campo durante Roma-Juventus.

Un record per Moise Kean: il rosso sventolato all’attaccante della Juventus è il più veloce in questa Serie A.

Il centravanti juventino conquista un record non indifferente: entra nella Top3 delle espulsioni più veloci nel massimo campionato italiano.

Rosso Kean Roma-Juventus
Record per Moise Kean espulso in Roma-Juventus dopo 40 secondi dal suo ingresso – ErFaina.com

Il primato appartiene sempre a Giuseppe Lorenzo, attaccante del Bologna espulso dopo appena 10 secondi (9 dicembre 1990).

Al secondo posto il centrocampista dell’Atalanta Giulio Migliaccio, con 32 secondi (6 dicembre 2015).

A difesa del fratello è intervenuto Giovanni Kean, attaccante del Nola, classe 2000, presente ieri all’Olimpico per assistere al match della Juventus in cui l’attaccante bianconero si è fatto espellere dopo un calcione a Mancini.

Il fratello di Kean lo difende sui social

Ecco quanto scritto nelle Instagram Stories dopo aver ricondiviso il post di una pagina: “Purtroppo il calcio italiano è questo. Sanno solo giudicare: non vi domandate perché non ci sono tanti giocatori italiani? Li massacrate ogni partita”.

Un gesto, quello di Kean che ha messo in difficoltà la squadra quando mancano 9 minuti al termine della partia. Per questa ragione la dirigenza della Juventus ha deciso che multerà l’attaccante bianconero: una “pena” contro un atteggiamento decisamente poco da Juve oltre che poco professionale.

“Nel primo tempo potevamo fare meglio – ha detto l’allenatore della Juve Max Allegri dopo il ko con la Roma -, così come nelle occasioni che abbiamo creato e sull’espulsione. Kean ha sbagliato: aveva subito fallo, e si è fatto espellere. Forse era nervoso perché non aveva giocato.

Si è scusato, ma ha messo in difficoltà la squadra. Per lui è in arrivo una grossa multa. In 9 minuti avrebbe potuto essere decisivo. Ora però non dobbiamo cadere in frustrazione, i ragazzi meritano i complimenti per quello che stanno facendo”.

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